Nelle culture dell’estremo oriente il termine vecchio è sinonimo di saggio e ancor più di rispetto. Non può dirsi lo stesso nella nostra società occidentale dove la parola vecchio purtroppo è sinonimo di inutile. Tanti i fattori che determinano quella sensazione di disagio tipica degli anziani. I malesseri generali, le forze che vengono a mancare e una debolezza diffusa che insieme alla cessazione di ogni attività produttiva provoca la perdita della fiducia e più in generale del prestigio dell’oramai superato concetto di “pater familias” e la marginalità assoluta degli anziani.
Eppure in una società come la nostra dove è costante l’aumento della popolazione anziana, in parte per la diminuzione della natalità e in parte per la diminuzione dell’indice di mortalità grazie ai progressi della medicina, si fa sempre più urgente la necessità di creare un sistema che non solo aiuti gli anziani nei bisogni quotidiani ma che favorisca l’inserimento di questi nella società e non il loro allontanamento. La prima condizione per tutto questo è il rispetto e le premure per queste persone di età avanzata che hanno bisogno di sicurezza e indipendenza quanto elementi fondamentali per un equilibrio psichico. In secondo luogo c’è bisogno di un impegno sociale che consista nel rompere le barriere che apportano disagi nei movimenti e negli spostamenti degli anziani. Nelle città infatti uno dei problemi maggiori riguarda la mobilità. Accorgimenti di vario tipo potrebbero facilmente favorire una convivenza migliore. Si può partire da idee basilari come i tempi più lunghi per il verde ai semafori, i segnalatori acustici e ancora la previsione di scivoli o abbassamenti nei marciapiedi per favorire il superamento dei dislivelli. Gli stessi accorgimenti valgono per i mezzi pubblici per i quali si auspica tanto un uso ostacolato poi da barrire architettoniche.
Per tutti questi motivi e tanti altri la A.Fe.P.A.T. Associazione ferrovieri, pensionati e amici del treno, ha promosso un convegno che si terrà a Napoli il 4 maggio presso il Teatro delle Suore Figlie della carità di Napoli. In questa sede si analizzeranno tematiche relative alla terza età. Attraverso un confronto con le istituzioni pubbliche, con la partecipazione dell’assessore all’urbanistica Marcello Tagliatatela, il presidente del consiglio Provinciale Luigi Rispoli, l’assessore alla pari opportunità Sport e cultura Pina Tomasielli e tante altre personalità, verrà lanciata una proposta per la nascita di una mostra Expo, con tavole rotonde, seminari, conferenze e incontri per i cittadini e gli operatori dedicata interamente all’anziano e aperta agli operatori del settore pubblico e privato che in questo modo potranno avere cognizione diretta dei problemi che affliggono gli anziani stessi. Una maniera originale e attenta per cercare di individuare quanto più è possibile i bisogni degli anziani, il loro eventuale e continuo inserimento nella società attuale e la valorizzazione di un mercato che è in continua espansione.
Annalisa Pellegrino |
|
|
|
COMMENTA L'ARTICOLO |
|