Cambia il profilo delle persone che sono costrette a vivere in mezzo ad una strada. Ora a dormire in luoghi fatiscenti e inverosimili ci si può trovare chiunque. Persone per bene, che non possono pagare l’ipoteca della propria abitazione e vengono sfrattati. La crisi fa perdere il lavoro, la casa, la dignità. Sempre più si sente di gente che commette atti assurdi perché non sa come arrivare alla fine del mese. Si sono visti togliere il lavoro, i diritti e come se non bastasse il tetto sulla testa. In Spagna le persone che rimangono senza casa iniziano a occupare gli edifici vuoti o spesso cercano di tornare al loro vecchio alloggio dal quale sono stati scacciati e che rimane vuoto. Sempre più importante il lavoro di associazioni ed enti che cercano di trovare una soluzione per queste persone. Per esempio, in Spagna, la PAH, Piattaforma per i danneggiati delle ipoteche, prende edifici e abitazioni per donarli permanentemente o a tempo determinato alle persone che hanno perso il luogo in cui vivere. L’obiettivo di questo ente è liberare gli edifici vuoti dalle mani di entità finanziarie o dalle banche e aiutare le persone che hanno perso la casa. La Spagna è il Paese con più sfrattati e sempre più necessaria diventa la negoziazione con le banche e i municipi per trovare soluzioni come le abitazioni sociali o la permanenza nella casa persa fino a quando non si trovino degli espedienti differenti. Il 15 M, movimento di rivoluzione, si muove occupando edifici che sono vuoti e disabitati per creare soggiorni per le famiglie sfrattate e centri sociali di accoglienza e aiuto. Il portavoce dell’associazione Pah, Guillelm Domingo, afferma che ora come ora per queste situazioni di disagio i giudici sono più vicini e sensibili ai problemi delle persone ma che tutto rimane bloccato nelle mani delle banche e dei governi. Attualmente solo nella provincia Catalana ci sono più di 700 persone, tra immigrati e non, che vivono in condizioni precarie, in mezzo alla strada o in edifici industriali, raccogliendo quello che possono dalla strada, e la cosa più preoccupante è che le espulsioni dalle case continua incessante.
Una realtà che deve essere più che mai conosciuta da tutti in modo che ognuno di noi possa dare una mano nel suo piccolo e perché si lotti per dei diritti che sono nostri e che non possono negarci.
Annalisa Pellegrino |
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