Inizia l’estate e in Spagna, soprattutto a Barcellona, le feste si moltiplicano. Nemmeno il tempo di ripulire la città e riprendersi dalle fatiche del Sonar che gia iniziano i preparatavi per la festa di San Juan.
Questa festività ha origini pagane e celebra l’entrata dell’estate. Una fiamma ardente gira per tutta la città e le spiagge si riempiono di falò. L’elemento principale della festa è il fuoco che purifica, preserva dal male per tutto l’anno e da maggiore forza al sole che da questo momento inizia diventare più debole. Questa infatti è la notte più corta dell’anno, le giornate iniziano a diventare più corte e per celebrare l’arrivo dell’estate Barcellona decide di non dorme e di godere di questo avvenimento in ogni quartiere con feste, canti e balli che durano fino al giorno dopo, che fortunatamente è festivo.
In Catalunia questa notte è chiamata “nit de foc”, notte dei fuochi, e oltre ad esserci roghi da tutte le parti il suono e gli spari dei petardi non smette per tutta la notte. In un incessante frastuono di botti e razzi di tutti i tipi, la festa di San Juan è un secondo capodanno che vede la notte diventare giorno illuminata dai fuochi d’artificio. La fiamma che fa il giro di tutta la città si chiama “flama del canigò” e la domenica del 23 inizia ad accendere tutti i falò della città. Si brucia tutto ciò che vecchio, ci si lascia alle spalle il passato e si inizia un nuovo periodo completamente purificati dai festeggiamenti con il fuoco. Lo stesso Municipio di Barcellona prevede un susseguirsi di feste e manifestazioni di vario tipo per festeggiare questa magica notte, ma ovviamente le feste più belle sono quelle che nascono spontaneamente sulla spiaggia.
Annalisa Pellegrino |
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