Dopo gli ultimi e tristi accaduti che hanno avuto come protagonista le forze dell’ordine catalane l’indignazione della gente, degli enti sindacali e dei giudici continua. I primi scandali hanno avuto inizio per il tema delle “bales de goma”, proiettili usati dalla polizia durante le manifestazioni, che hanno causato mutilazioni permanenti ai manifestanti e ai malcapitati che si trovavano a passare per le strade percorse dai cortei. Da poco si è dato il via ad investigazioni su gruppi delle forze dell’ordine riguardanti i casi di abuso di potere e di forza che sono arrivate a causare, poco tempo fa, la morte di una persona, Juan Andrei Benitez e come se tutto questo non bastasse a peggiorare le cose arriva una nova proposta di legge sulla sicurezza sociale. L’ira della gente è immensa. Dopo l’attuale legge 1/92 sulla protezione della sicurezza sociale, la discussa legge Corcuera, conosciuta anche come legge della “patata en la puerta” (del calcio alla porta) che prevede la possibilità per le forze dell’ordine di entrare in un domicilio con la presunta conoscenza che dentro vi si sta commettendo un delitto, è il momento della legge Fernandez. Se la prima è stata dichiarata in alcune delle sue parti incostituzionale, la nuova non è da meno e viene criticata dai giudici, dalle assemblee cittadine e dallo stesso sindacato della polizia. La precedente legge Corcuera era considerata severa, ma il nuovo disegno di legge prevede ancora più restrizioni. Se prima gli articoli della legge erano 39 ora sono saliti a 55 e se le infrazioni catalogate come gravi erano 10 ora sono arrivate ad essere 21, con sanzioni economiche che vanno dai 30.000 ai 600.000 euro. Inoltre essendo queste sanzioni amministrative, il governo può imporle direttamente senza aver bisogno di ricorrere ad un giudice. Quello che fanno le leggi e regolamentare i problemi della società attuale e se prima l’antica legge disciplinava principalmente materie in tema di armi, esplosivi, identificazione personale ecc. la nuova legge vuole comprimere drasticamente il potere di espressione e il diritto a manifestare del popolo. Una serie di specifici articoli catalogano come atti gravi: il manifestare attivamente per le strade, insultare gli agenti di polizia, convocare raduni tramite internet o le reti sociali, protestare davanti a: Parlamento, Senato o alto tribunale, ma anche e soprattutto fotografare o filmare agenti di polizia durante lo svolgimento del loro lavoro. Questo una degli articoli che più fa rabbrividire in quanto solo due settimane fa 5 agenti di polizia, colpevoli della morte di una persona, sono stati ripresi da un video amatoriale e per questo individuati e processati. Questa nuova legge, detta anche legge anti-15M(movimento sociale cittadino) mette in atto una vera e propria compressione dei diritti personali e situa gli agenti di polizia in una posizione di intoccabilità e superiorità non propria di un sistema democratico. A molti ricordano le leggi del periodo franquista (Ley de Vagos y Maleantes, Ley de la Rehabilitacion social) e per questo non mancheranno le mobilitazioni affinchè questo venerdì non si promuova il testo integrale della legge.
Annalisa Pellegrino |
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