L’inquinamento è la piaga del nostro tempo. Il dipartimento del territorio e sostenibilità di Barcellona in questi giorni è tornato ad attivare il protocollo di anticontaminazione atmosferica, per la seconda volta in meno di una settimana. Un forte anticiclone rende difficile la dispersione del biossido di azoto. Si pensa che le misure adottate per contrastare tale fenomeno siano insufficienti e per questo nel nuovo protocollo vengono inserite ulteriori misure di adeguamento della velocità del traffico stradale. In oltre si consiglia fortemente di usare i trasporti pubblici e si sconsiglia di fare sport in luoghi aperti. Inoltre il dipartimento del territorio e sostenibilità sollecita le compagnie elettriche e quelle di cemento a ridurre le immissioni, così anche come sollecita l’ industria chimica di Terragona a sospendere le attività non urgenti fino a quando le condizioni climatiche non miglioreranno. La organizzazione mondiale della sanità (OMS) afferma che il biossido di carbonio e le sue particolari particelle hanno effetti dannosi e sono altamente cancerogene. Sono 16 i municipi sui quali è stato applicato il protocollo della contaminazione: Hospitalet de LLobregat , Sant Adrià de Besòs, Santa Coloma de Gramenet, Castelldefels, Cornellà de Llobregat, Esplugues de Llobregat, Gavà, Molins de Rei, El Prat de Llobregat, Sant Feliu de Llobregat, Sant Joan Despí, Sant Just Desvern, Sant Vicenç dels Horts y Viladecans. Si avvisa di tenere sotto controllo specialmente i bambini, le persone anziane e tutti quelli che soffrono di malattie respiratorie e cardiovascolari. Le misure contro l’inquinamento adottate da Barcellona risultano essere solo “specchietti per le allodole” per evitare un giudizio negativo da parte dell’Unione Europea che minaccia di sanzionare il comune di Barcellona per non adempiere alle regole della normativa europea. “La multa si può pagare, la vita delle persone no”, commenta Jordi Pirò, presidente della Confederazione di Associazioni di Vicini di Catalunia (CONFAVE) che critica il piano di attuazione per migliorare la qualità dell’aria 2015. Quello che si vuole è fomentare il trasporto pubblico, l’andare in bicicletta e le autovetture condivise, con la previsione di incentivi economici e politiche tariffarie che agevolino i veicoli elettrici y trasporti pubblici e quanto più possibile i mezzi di trasporto non inquinanti. La direttrice generale del dipartimento sulla qualità ambientale ha spiegato come siano i municipi e le città a dover intraprendere determinate misure atte ad agevolare i mezzi di trasporto ecologici. Il protocollo è obbligatorio per tutti gli enti territoriali ma in realtà rappresenta un modello corretto da seguire per tutti quelli che hanno a cuore le sorti del nostro pianeta. Se tutti avessimo una maggiore coscienza ambientale potremmo evitare i grandi danni ambientali che quotidianamente causiamo; e se le misure che vengono imposte fossero portate avanti liberamente da ciascun cittadino potremmo vivere in un mondo migliore.
Annalisa Pellegrino |
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