Il 2013 volge al termine e tutte le speranze sono riposte nel nuovo anno che si spera sia migliore per le famiglie italiane piegate dalla crisi economica. Ma in termini fiscali, cosa ci riserverà questo 2014? Ebbene, l’anno nuovo si apre all'insegna dei rincari. Dal primo gennaio ci costerà di più un caffè, una bibita o uno snack alla macchinetta così come sarà più caro spedire una lettera o una raccomandata. Sono in aumento anche gasolio e benzina che hanno fatto registrare rincari anche durante questi ultimi giorni di dicembre. Per quanto riguarda i consumi di energia elettrica si registrerà un lieve incremento dello 0,7% mentre resterà invariata la bolletta del gas con l’aggiunta di un’indagine conoscitiva per le agevolazioni tariffarie per i consumatori in condizioni di disagio economico e sociale. Buone notizie per i lavoratori dipendenti che usufruiranno dei vantaggi derivanti dal taglio del cuneo fiscale: più è basso il reddito e maggiore sarà il risparmio. Ne restano escluse la famiglie composte da pensionati o lavoratori autonomi che invece saranno chiamati a pagare di più rispetto al 2013 anche a causa della riforma della tasse sulla casa. Nel 2013 abbiamo visto parzialmente abolito il tanto contestato Imu che sarà invece reintrodotto sotto nuove vesti nel 2014. La tassa sulla prima casa sarà costituita dallo Iuc articolato in due voci differenti: Tasi (Tassa sui servizi indivisibili) e Tari (Tassa sui rifiuti). La prima deve essere pagata entro il 16 gennaio mentre la seconda sostituisce la vecchia tassa sui rifiuti, la Tares, e prevede rispetto ad essa un aumento di circa il 7%. Ancor più complessa è la situazione per gli immobili differenti dall'abitazione principale: oltre allo Iuc ci sarà ancora l'Imu e se l’immobile non si trova nello stesso comune in cui si risiede a queste tasse si aggiunge anche il 50% dell’Irpef sulla rendita catastale. C’ è poi la questione del mini conguaglio Imu di gennaio. I proprietari di abitazioni situate in uno dei circa 2500 comuni che per il 2013 hanno stabilito aliquote superiori allo 0,4% dovranno versare il 40% della differenza tra l’Imu deliberata dal Comune e quella calcolata allo 0,4%. Sono invece previste agevolazioni per le compravendite immobiliari tra privati: dal 2014 sarà applicabile l’agevolazione prima casa pagando l’imposta di registro del 2% sul valore catastale invece del 3% con un minimo di 1000 euro. Novità importanti arrivano nel settore edile: la detrazione del 50% per i lavori di ristrutturazione edilizia e del 65% per quelli di risparmio energetico sono state prorogate dalla Legge di Stabilità fino al 31 dicembre 2014. Questa estensione è valida anche per la detrazione fiscale destinata a chi acquista mobili ed elettrodomestici nuovi di classe energetica A+ (A per i forni) dopo aver ristrutturato casa. Si potrà usufruire di questa agevolazione solamente se i costi di ristrutturazione saranno maggiori rispetto a quelli sostenuti per le spese d’arredo.
Simona Rotondi |
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