Nel mese di giugno, dal 13 al 16, Barcellona si trasforma come tutti gli anni nella capitale della musica tecno, elettronica, sperimentale e alternativa. Il Sonar è il Festival più conosciuto del vecchio continente e quest’anno festeggia i suoi 20 anni. In queste particolari giornate estive, le strade della città si riempiono di gente stravagante, ragazzi in cerca di pura musica, divertimento sfrenato e looks eccentrici. Il Sonar è una manifestazione musicale, dell’arte multimediale e del suono d’avanguardia. Chiunque ami la musica non può non essere coinvolto dall’euforia di questo festival. Il Sonar Oficial si divide in due, quello di giorno e quello di notte. Da sempre la sede del Sonar diurno è stata il pieno centro di Barcellona, il museo di arte contemporanea MACBA e il CCB, centro di cultura contemporanea di Barcellona. Ora, per il 20°annivversario, il Sonar Oficial cambia la sua location storica del giorno per spostarsi all’interno della Fiera de Montjuic, uno spazio molto più ampio che permetterà di accogliere molte più persone ma che allo stesso tempo perderà un po’di quella autenticità che tanto lo rendeva unico. Lo spazio pensato per il Sonar notturno sono sempre stati e restano i capannoni della Fiera de Espana. Oltre al Sonar Oficial ci sono una serie di sessioni e feste alternative al festival, chiamate Off o anti Sonar. I locali, gli alberghi i chiringhitos sulle spiagge organizzano feste a sorpresa che vengono confermate il giorno stesso per mantenere quel carattere clandestino che tanto piace ai migliaia di ragazzi che per tutto l’anno aspettano con ansia questo importante avvenimento. I cartelli musicali prevedono artisti di tutto il mondo e non mancheranno le innovazioni e le istallazioni originali. In questa città che è impero incondizionato della musica quello che viene premiata è la creatività tanto degli artisti quanto della gente che riempie i locali, i parchi e le vie della capitale catalana. Quello a cui si assiste è un vero e proprio carnevale dove la musica la fa da padrone e tutti si sentono un po’ liberi di dare sfogo a tutti i desideri più nascosti.
Annalisa Pellegrino |
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