In un solo anno il numero degli iscritti alle università digitali é passato da 6 mila a 10 mila, il salto qualitativo e quantitativo di corsi e offerte formative é aumentato spropositatamente e ora si parla di un vero e proprio boom che sta esplodendo in tutto il mondo. Le università digitali hanno origine in un esperimento del 1992, quando un consorzio di 43 università, italiane e straniere, creano un "network per l'università dovunque", diffondendo per la prima volta, su Rai Sat, lezioni universitarie e concedendo, mediante convenzioni particolari, lauree ai primi studenti a distanza. Per chi crede nell' università nella sua forma canonica e per chi ha passato gli anni universitari andando su e giù per l'ateneo, passando da un aula all'altra, per le biblioteche, gli assistenti e facendo le corse per accaparrarsi il posto in classe, l'università digitale é un eresia. Ma la verità é che oggi giorno i costi elevati e le numerose ore richieste dall'università normale fanno propendere sempre più per la comoda e duttile università on-line. Caratterizzata dalla sua grande flessibilità in materia di corsi, lezioni e orari e da un costo ridotto, l'università digitale viene sempre più scelta dai giovani e non solo. Dagli albori dell'università digitale ad oggi i progressi che sono stati fatti spiegano l'entusiasmo per questa nuova forma didattica. La qualità degli insegnamenti in queste sedi private e tecnologiche è provata dalla pesante migrazione degli stessi professori delle università pubbliche, sono aumentati i controlli sull'effettiva frequenza degli studenti e l'effettiva riduzione delle spese è data dalla sostituzioni dei corsi presenziali in pratici corsi a distanza, nell'eliminazione dei libri e dello "studente fuori sede". Ogni uno può agevolmente seguire i corsi da casa leggendo le dispense on-line. L'università digitale, inoltre, punta su due fattori di primaria importanza: la valorizzazione delle tecnologie in rete e la prassi del marketing oriented, che mette gli studenti nella posizione di poter cogliere le opportunità di sviluppo lavorativo e formativo prima delle università tradizionale. Oltre ad un sistema di monitoraggio continuo questo tipo di università acquistano dinamismo e competenza grazie alla promozione di scambi di informazioni ed ad un grande sistema di collaborazione alimentato da social network, forum e blog. Le università on-line italiane stanno diventando famose a livello internazionale e guardano con occhio critico al progenitore, il modello americano, che attualmente sta sgretolando il modello MOOC (massive online open course) per la messa a disposizione di lezioni universitarie di prestigio gratuitamente e senza nessun controllo. Per chi sia d'accordo con una fruizione più agevole e facilitata dell'insegnamento e per chi ritenga invece che in questo modo si perda l'essenza stessa dell'università c'é poco da fare, il futuro ci prospetta una carriera universitaria di cuffiette,auricolari e microfoni e uno scarso sviluppo delle relazioni interpersonali. A voi la scelta.
Annalisa Pellegrino |
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