Il nostro clima si ammala sempre più gravemente e i cambiamenti repentini in corso non fanno sperare nulla di positivo per il futuro del nostro pianeta. I dati per niente incoraggianti arrivano dall’Onu, dal rapporto annuale dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (Omm): i volumi atmosferici dei gas a effetto serra e le concentrazioni dell’anidride carbonica hanno raggiunto un nuovo record e gli oceani sono stati colpiti da un’acidificazione senza precedenti. E, per di più, le concentrazioni sono cresciute a un ritmo che non si era mai registrato da quando si è cominciato a tener conto dei dati. Si prevede un impatto devastante sul nostro clima. Secondo i valori riportati dal bollettino dell’organizzazione la concentrazione di CO2 in atmosfera (il principale gas a effetto serra emesso dalle attività umane) ha raggiunto i 396 ppm (parti per milione), che corrispondono al 142% rispetto al livello preindustriale e a 2,9 ppm in più rispetto al 2012: si tratta del più grande aumento dal 1984, ovvero da quando la situazione mondiale è monitorata in maniera affidabile. Il secondo gas serra più importante, il metano (meno diffuso, ma molto più potente), ha continuato a crescere ad un ritmo simile a quello degli ultimi cinque anni, raggiungendo una media mondiale di 1824 ppb (parti per miliardo). L'altro principale gas dannoso, il protossido di azoto, ha raggiunto 325,9 ppb ma la sua crescita è rimasta stabile negli ultimi dieci anni. Così attualmente metano e ossido di azoto sono rispettivamente il 253 e il 121% rispetto ai livelli prima del 1750. Per effetto dei gas serra la capacità della Terra di trattenere la radiazione solare invece di disperderla nello spazio è aumentata del 34% rispetto al 1990. Il rapporto afferma inoltre che il tasso attuale di acidità degli oceani, causato dall’anidride carbonica addizionale assorbita dai mari, «sembra non avere precedenti simili negli ultimi 300 milioni di anni». I dati non lasciano dubbi: le condizioni climatiche diventano sempre più estreme a causa delle attività dell’uomo (come ad esempio la combustione di combustibili fossili) e di questo passo le cose continueranno a peggiorare. Occorre un’inversione di tendenza: l'uomo può ancora cambiare le cose. Secondo il segretario generale del Wmo, Michel Jarraud: "Il mondo ha gli strumenti per mantenere il riscaldamento globale entro i 2 gradi Celsius (3,6 gradi Fahrenheit), come stabilito dalle Nazioni Unite nel 2010. C'è ancora una possibilità per il nostro pianeta e un futuro per i nostri figli e nipoti.” Ma, ha avvertito: “Non sapere, non rendersi conto di quello che sta accadendo, non può più essere una scusa per non agire. Le emissioni di CO2 del passato, quelle di oggi e del futuro si accumuleranno e avranno un impatto globale sia sul surriscaldamento che sull'acidificazione degli oceani. Le leggi della fisica non sono negoziabili. Sta scadendo il tempo. Quello a nostra disposizione si sta esaurendo.”
Simona Rotondi
10/09/2014
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