La parola crisi continua ad echeggiare nelle grandi città europee e intanto Londra vive una nuova epoca di boom economico. La crescita economica di Londra e la sua continua creazione di lavoro danneggia inevitabilmente le altre città. Mentre queste, soffrono l’impoverimento, Londra si accaparra l’80% del lavoro nel settore privato. A rivelarlo le ricerche del “Centre for Cities think tank revealed”. Le cifre mostrano come per ogni posizione lavorativa che viene creata nella capitale inglese ben due vengono perse nelle altre città. Tra il 2010 e il 2012 sono stati creati 216,000 posti di Lavoro nel settore privato e 66,300 nel settore pubblico. La difformità del mercato vale non solo per le altre città europee ma anche per le altre città inglesi. Il capo esecutivo del centro di analisi della City (Center for City) spiega che: “ la differenza di potere economico tra Londra e le altre città UK è enorme. Trasferire finanziamenti e sovvenzioni alle città inglesi sarà fondamentale per assicurare una sicura ripresa della ricchezza”. Il ministro Greg Clark, inoltre, afferma che per un benessere generale della Gran Bretagna le singole città devono prosperare. “ In un mondo dove la competizione per il lavoro e per gli investimenti pesa fortemente sulle singole città, sono necessari motori di crescita nazionali per lo sviluppo collettivo”. In due anni l’UK ha creato milioni di posti di lavoro, fuori e dentro la capitale e La City per gli affari (City Deals) e per la crescita del business (City Growth Deals) cercano con tutti i sistemi utili di liberare il potenziale necessario per stimolare la crescita del lavoro e lo sviluppo economico delle città. Se la capitale inglese in questo momento è l’ Eldorado del mondo degli affari non manca il lato oscuro della medaglia. I tempi e gli orari della City , infatti, sono tra i più frenetici al mondo. Sono in molti a soffrire di stress dal lavoro e sovraffaticamento, tanto da arrivare agli atti più estremi. Negli ultimi tempi sono aumentati non solo i ricoveri per mancanza di sonno ed esaurimento nervoso, ma anche il numero di suicidi. David Latham, 58 anni, è solo uno dei tanti uomini al vertice della propria carriera che ha deciso di buttarsi sotto un treno per un fallimento sul lavoro. La tempestività e l’arrivismo le due qualità principali di chi vuole lavorare nel mondo della “City”e la concorrenza è continua. E’ questo il prezzo da pagare per un economia che gira? Fortunatamente non ci sono solo gli affari nel mondo. Annnalisa Pellegrino |
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