Questa settimana, a Barcellona, il riscatto è donna.
Dopo la maratona femminile e la notte " bianca" delle donne ora è la volta dello sciopero del gentil sesso.
Durante tutta la giornata del Mercoledì 22 Ottobre, le strade della capitale catalana si sono vestite di rosa, le arterie principali, quali: Diagonal, Meridiana, Gran Via e Avenida Paral-lel sono state totalmente bloccate, dalle ore 7.30 del mattino, un solo urlo echeggiava continuo " Giornata della Lotta", contro la inegualità, contro il maschilismo, contro il sessismo, fino a culminare in serata con una accesa manifestazione.
I gruppi femministi questa volta si sono presentati più organizzati. Slogan ripetuti e attenti, richieste definite e possibili. Chi ha convocato lo sciopero vuole una mobilitazione totale e cosciente: "Fermiamo il mondo, questo è lo sciopero di tutte noi", gridano in coro.
Effettivamente, solo nell'ultimo mese, le violenze contro le donne si sono ripetute in maniera progressiva. Non parlo dei Paesi lontani, dove purtroppo è forte la supremazia maschile, ma delle città europee, quelle conosciute, turistiche, a pochi metri di distanza,la porta accanto.
Madrid, il 22/09 un uomo di nazionalità rumena picchia la fidanzata con calci e pugni, Valencia, il 14/10 un adolescente di 17 anni aggredisce la sua ragazza di 15 che viene ricoverata in ospedale, Barcellona, il 21/10 un uomo accoltella ( senza uccidere fortunatamente) la moglie davanti ai figli.
C'è più di un motivo per unirsi, c'è più di un motivo per reagire, insieme, l'unione fa la forza, questo quello che spinge i gruppi femministi ad essere presenti.
La gente per la strada dice ch queste manifestazioni sono inutili, causano il blocco del traffico e problemi vari che influenzano il cittadino, ma forse questi, quelli che criticano, non hanno mai subito una violenza, non sono mai stai minacciati e non si sono mai sentiti abbandonati dalla società. Ciò che accade, oggi, a milioni di donne nei nostri Paesi è proprio una violenza continua e taciuta.
Si lotta per la ultime leggi sull’aborto e su quelle della riproduzione assistita, si urla contro la violenza e la prepotenza maschile ma non mancano le denuncie ai continui tagli nel servizio pubblico, sulle leggi per gli stranieri che aumentano il razzismo e la xenofobia e sul sistema attuale che accentua la disuguaglianza nel lavoro e nel mondo. Che lo sciopero sia di tutti e per tutti.
Annalisa Pellegrino |