Finalmente anche in Italia viene applicata una norma che in molti altri paesi civili, quali l’Inghilterra, è in vigore già da decenni. Un cane che subisce maltrattamenti sarà sottratto alla custodia di chi compie l’atto criminoso e affidato a un'associazione che abbia come finalità la protezione degli animali. Dalla provincia di Udine arriva la triste storia di un cane maltrattato al quale i padroni facevano mancare acqua e cibo. Il poverino denutrito e ammalato si aggirava con gli occhi tristi nel cortile di una casa di Malignano. Si trattava di un rottweiler anche se l’avanzato stato di dimagrimento non l'avrebbe mai fatto supporre: ridotto pelle e ossa dava l’impressione di un levriero. I vicini di casa dopo essersi accertati che la cosa non fosse occasionale, viste le pessime condizioni di vita dell'animale, hanno dato l’allarme. Nel pomeriggio dello scorso 15 aprile i carabinieri di Cervignano sono intervenuti e hanno sequestrato subito il cane che è stato affidato ad una dottoressa dell’ Asl. Ora, a distanza di tre mesi, il Tribunale di Udine ha emesso il decreto penale di condanna nei confronti del proprietario e ha ordinato la confisca definitiva del cane. Un lieto fine per questa tragica vicenda, purtroppo solo una goccia nel mare. Le storie di maltrattamento sono più numerose di quanto si possa supporre e la cosa vergognosa è che nella maggioranza dei casi i nostri fedelissimi amici a quattro zampe vengono maltrattati proprio da chi, invece, aveva giurato di prendersi cura di loro. Tanto amore e fiducia mal riposti. Perché purtroppo anche se l’uomo discende dalla specie animale, durante la sua “evoluzione” ha sviluppato comportamenti aggressivi e sentimenti brutali estranei agli animali. Spesso a dettare questi comportamenti sono la voglia di potere che deriva dalla sottomissione totale di un altro essere vivente o il semplice disprezzo nei confronti dell’animale considerato come “specie inferiore”. Disturbi della mente e del comportamento che comunque non vengono puniti a sufficienza (quasi mai per la precisione) dando origine ad una spirale di rabbia e aggressività che si propaga secondo il principio dell’emulazione. Eppure gli animali sono capaci di una generosità d’animo a noi ahimè sconosciuta. Ci affidano la loro vita donandoci in cambio amore, rispetto e fedeltà incondizionata. Come si può pugnalare alle spalle un essere indifeso che nonostante maltrattamenti e privazioni continua a vedere nel suo padrone qualcosa di buono? Vorrei chiudere con alcuni emendamenti tratti dalla dichiarazione universale dei diritti dell'animale, scritta presso la sede dell'Unesco a Parigi il 15 ottobre 1978: Articolo 1.1 - Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita ed hanno gli stessi diritti all'esistenza. Articolo 2.1 - Ogni animale ha diritto al rispetto. Articolo 2.2 - L'uomo, in quanto specie animale, non può attribuirsi il diritto di sterminare gli altri animali, o di sfruttarli violando questo diritto. Egli ha il dovere di mettere le sue conoscenze al servizio degli animali. Articolo 3 - Ogni animale ha diritto alla considerazione, alle cure ed alla protezione dell'uomo. [...] Articolo 14.2 - I diritti dell'animale devono essere difesi dalla Legge come i diritti dell'uomo.
Simona Rotondi
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