E’ partita la campagna per salvare i pub londinesi . Minacciati dallo sviluppo industriale,pressati dalle proposte delle multinazionali, i pub londinesi rischiano di estinguersi e di lasciare solo un malinconico ricordo della loro esistenza. Cosa sarebbe della capitale londinese senza i suoi caratteristici pub? La pratica di trascorrere il tempo libero nelle public house è una tradizione più che cara ai londinesi e difficilmente vi rinunciano, senza contare che i pub inglesi sono parte della storia delle città tanto quanto un qualsiasi monumento. Ci sono quelli che davano dimora a famosi poeti e scrittori come lo Shakespeares Head, o quelli che hanno accompagnato nelle follie più assurde i suoi celebri ospiti, The Hawley Arms per Amy Winehouse. Al posto delle antiche taverne e degli accoglienti pub, da sempre parte integrante della vita degli inglesi, si prospetta la nascita di enormi supermercati o appartamenti di lusso. Secondo la vigente normativa i pub londinesi possono essere trasformati in spazi di vendita al dettaglio, unità professionali o per servizi finanziari senza particolari permessi o restrizioni. Lo scorso anno più di 1000 pub hanno chiuso lasciando il posto ai freddi e alienanti grandi magazzini. La campagna : save london pubs promossa da cittadini, celebrità e membri della Camera dei deputati come John Cryle, prevede la pianificazione di regole ben precise per la vendita e l’acquisizione di questi luoghi che, oltre ad essere nel cuore dei londoners, fanno parte di una tradizione sempiterna . Nella nuova pianificazione l’entità pub potrà avere l’ultima parola nei contratti di transazione e si provvederà a creare norme che agevolino per cercare di mantenere in vita il più antico punto di ritrovo.
Annalisa Pellegrino |
|
|
|
COMMENTA L'ARTICOLO |
|