La paura che il denaro nelle loro tasche possa ben presto avere lo stesso valore delle banconote del Monopoli ha trascinato centinaia di cittadini russi nei negozi affollati del centro e nei centri commerciali. Un via libera allo shopping che sembra più che giustificato, file e file di persone che vogliono spendere i loro rubli prima che perdano ulteriormente terreno. Il governo russo sta tentando ogni mezzo per contrastare la caduta del rublo dopo il calo che mercoledì ha portato a valere il dollaro 80 rubli e l’euro 100. Il ministero delle Finanze ha annunciato di aver venduto un’altra fetta di riserve di valuta straniera per difendere il valore della moneta nazionale. Dall'inizio di dicembre la Banca centrale ha eroso oltre 10 miliardi di dollari e, secondo un sondaggio condotto dall'agenzia Bloomberg tra 18 economisti, il valore degli interventi è destinato a toccare i 70 miliardi. La reazione della popolazione è stata repentina: è scorta a beni di ogni tipo pur di disfarsi della valuta in crisi. Una situazione questa davvero appetibile agli speculatori esteri. Alcune aziende sono già corse ai ripari: la Apple ad esempio si era ritrovata a vendere l'iPhone 6 a un prezzo pari a 587 dollari sebbene il valore di mercato fosse di 847 dollari. L’azienda allora, in difficoltà nell'adeguare i listini a causa dell’estrema volatilità del cambio, ha quindi deciso di bloccare le vendite online per evitare di svendere i propri prodotti e far arricchire gli speculatori, pronti ad acquistare modelli di ultima generazione a prezzi stracciati per poi rivenderli all'estero a prezzi nettamente superiori. Stessa strategia è stata adottata anche da altre multinazionali quali ad esempio la Pepsi che ha preferito bloccare le vendite (subendo ovviamente una perdita di introiti) pur di non svalutare i propri prodotti. Un'altra linea hanno seguito invece altre società che hanno deciso di alzare i prezzi: è il caso dei generi alimentari (che hanno conosciuto un incremento dei prezzi del 20% rispetto alla scorsa settimana) e di McDonald’s che ha ritoccato al rialzo il listino di svariati panini.
Simona Rotondi
17/12/2014
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