Leggendo la cronaca di Londra sembra di essere nella New York degli anni '80, solo che al posto delle pistole ci sono i coltelli. Due morti in meno di 48 ore. Il problema delle gangs continua a pesare sulla capitale inglese. Ragazzi di varia età si riuniscono e formano gruppi di persone accomunati da tempo libero e voglia di divertirsi, ma è cosí che si sfocia in episodi di bullismo e violenza. Le ultime due vittime, Jamil 18 e Alim 17, morti per accoltellamento la settimana scorsa. La voce di Neville Lawrence si è fatta sentire forte con la campagna contro i crimini da coltello. Neville è il padre di Stephan Lawrence, morto a soli 21 anni per una ferita da coltello nel 1993. " Se qualcuno parla con un giovane per strada e gli chiede perchè porta con se un coltello lui risponderà che lo porta dietro per proteggersi e che non esiterà ad usarlo in caso di bisogno". Queste le parole che muovono Neville nel suo movimento per frenare il disastro delle giovani morti. " Il problema è la mancanza di punti di riferimento nella famiglia, la totale assenza delle istituzioni e la carenza di dialogo tra gli uffici pubblici e le comunità locali". La proposta della Segretaria di Giustizia, Chis Grayling, è stata quella di condannare a sei mesi di carcere chiunque venga trovato in possesso di un coltello, un deterrente iniziale quanto meno sufficiente per Lawrence che lo ha sostenuto fortemente fino al blocco del voto di Liberali Democratici. La drammatica situazione nella mancanza di occupazione accentua il fenomeno della coalizzazione tra ragazzi privi di interessi e di obbiettivi apparenti. "La cosa che mi fa più rabbia è camminare per la strada e vedere tanti, tra ragazzi e ragazze, con potenziali qualità, non fare niente e mi intristisce pensare che dopo 21 anni non sia cambiato niente e qualcuno possa restare ucciso come mio figlio". Nella sua campagna Neville accoglie proposte, suggerimenti, incentivi, tutto per togliere i giovani dalla strada. La sua intenzione è rendere lo Stato più presente nella vita dei cittadini, espandere l'informazione sulla pericolosità delle armi e aumentare la protezione nelle zone più a rischio. " Spero cosí di poter spezzare la catena delle morti innocenti e in questo modo ricordare mio figlio".
Annalisa Pellegrino |
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